Dal 2005 c’è un nuovo modo di guardare l’arte.
Grazie alla tecnologia in gigapixel, la lettura dell’arte può accadere in ogni luogo, con immagini di altissima qualità per un’offerta enorme di servizi dedicati a editoria, mostre ed experience, design di interni e allestimenti museali.
La tech company Haltadefinizione ha inventato un modo nuovo di “fare esperienza dell’arte e di valorizzare il patrimonio degli enti museali” ed oggi è l’archivio di capolavori dell’arte in gigapixel più importante del mondo.
Si entra, letteralmente, nell’opera d’arte per cogliere tutti quei minuscoli particolari invisibili ad occhio nudo perché il gigapixel permette di viaggiare nell’arte diversamente consentendo di esplorare le opere fino ai dettagli impercettibili, dove i colori restano assolutamente fedeli all’originale e l’immagine può essere ingrandita senza mai rinunciare alla qualità.
Nel 2019 Haltadefinizione ha siglato un accordo per la valorizzazione e la promozione delle collezioni statali italiane con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Un’intesa che si è rivelata in questi mesi provvidenziale, per la sua disponibilità ad offrire a tutti gratuitamente l’accesso alle opere d’arte custodite nei musei italiani.
In occasione dei 450 anni dalla nascita del maestro lombardo, altre tre opere di Caravaggio sono appena state digitalizzate.
Si tratta del San Giovanni Battista, del San Francesco in meditazione e del Narciso (attribuzione da alcuni dibattuta), tutte custodite alle Gallerie di Arte Antica.
L’operazione ha, in generale, anche un valore enorme in ambito di conservazione, monitorando e registrando in maniera precisa lo stato di salute delle opere d’arte, e in ambito didattico, offrendo una ricchezza di immagini utilissima per le lezioni in presenza o a distanza.